JURINOTE | Decreto legislativo 27 gennaio 2006, n. 25, Articolo 1

Preambolo
1	Istituzione e composizione del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione
2	Membri supplenti
3	Organi
4	Presentazione delle liste e modalità di elezione dei componenti togati.
4-bis	Assegnazione dei seggi
5	Durata in carica del Consiglio direttivo della Corte di cassazione
6	Compensi
7	Competenze del Consiglio direttivo della Corte di cassazione
8	Composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione in relazione alle competenze
8-bis	Quorum
9	Composizione dei consigli giudiziari
9-bis	Quorum del consiglio giudiziario
10	Sezione autonoma per i magistrati onorari del consiglio giudiziario
11	Organi
12	Presentazione delle liste ed elezione dei componenti togati dei consigli giudiziari
12-bis	Assegnazione dei seggi
12-ter	Presentazione delle liste per la elezione dei magistrati onorari componenti della sezione autonoma del consiglio giudiziario
12-quater	Assegnazione dei seggi per i magistrati onorari
13	Durata in carica dei consigli giudiziari
14	ABROGATO
15	Competenze dei consigli giudiziari
16	Composizione dei consigli giudiziari in relazione alle competenze
17	Copertura finanziaria
18	Abrogazioni
18-bis	Regolamento per la disciplina del procedimento elettorale
19	Decorrenza di efficacia

Gazzetta Ufficiale n. 28 del 03-02-2006 - Suppl. Ordinario n. 26

Articolo 1

Istituzione e composizione del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione

1. E' istituito il Consiglio direttivo della Corte di cassazione, composto dal primo presidente, dal procuratore generale presso la stessa Corte e dal presidente del Consiglio nazionale forense, da otto magistrati, di cui due che esercitano funzioni requirenti, eletti da tutti e tra tutti i magistrati in servizio presso la Corte e la Procura generale, nonché da due professori universitari di ruolo di materie giuridiche, nominati dal Consiglio universitario nazionale, e da un avvocato con almeno venti anni di effettivo esercizio della professione, iscritto da almeno cinque anni nell'albo speciale di cui all'articolo 33 del regio decreto-legge 27 novembre 1933, n. 1578, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 gennaio 1934, n. 36, e successive modificazioni, nominato dal Consiglio nazionale forense.